lunedì 2 novembre 2009

Elogio della falsità

Essere falsi può ritenersi un valore, attenzione non bisogna confondere l'individuo falso dal bugiardo, il bugiardo esprime concetti falsi per vigliaccheria, per tornaconto, per patologia; l'individuo falso invece ha dei comportamente sleali, associa ai pensieri beceri le azioni più empie e questo non per paura, per tornaconto, per malattia, ma solo per vedere la soffernza altrui e nel contempo per misurare la propria abilità. In fondo è appagante attraverso i propri atteggiamenti indurre nell'errore l'avversario, o meglio indurre nella difficoltà il prossimo, sì perchè la persona falsa non si limita a voler eliminare il proprio antagonista, poichè tutto il mondo è suo acerrimo nemico; il mondo con le sue gioie ed i suoi dolori, la vita con la sua ampia gamma di colori, dal nero della cupa disperazione al rosso della passione. Il falso tutto odia e contro tutto brama vendetta, il falso è una persona sola che anela di trascinare nella sua menzognera solitudine l'intera umanità. In tutto questo rimestare di invidia e sofferenza peraltro chi vive nell'inganno, chi nutre gli altri dei propri inganni, quasi sempre con mefistofelica precisione riesce nel proprio intento, riesce perchè il mondo offre fertile terreno, il terreno dell'Invidia, terra concimata da cui germogliano copiosi i fiori della falsità, dell'opportunismo e quindi del male.

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