venerdì 24 dicembre 2010

La vigilia di un bambino allo specchio

La vigilia di Natale, quando non vivi pienamente il Natale, ha un effetto strano, appare come una magia riflessa in uno specchio, ne apprezzi le forme, ma non ti stimola i sensi, non avverti i rumori, i profumi, non ne tocchi la densità. Una via c’è, però affinchè la percezione del Natale si faccia viva, essa può crescere attraverso i sensi del cuore. Chiudi gli occhi e pensa, orinenta il tuo animo al passato e come per incanto tornerai bambino. I più piccoli dimostrano una grande capacità selettiva, una maturità di scelta alle volte nettamente superiore a quella degli adulti, discernono l’impegno dal tempo libero, la fatica dal riposo, riuscendo in pochi attimi a percepire il presente, la realtà che li circonda e per questa ragione possono pienamenete apprezzarne la bellezza. Il risveglio non è faticoso la mattina della vigilia, il clima di attesa rende adrenalinica l’aria, un sole intenso e freddo illumina la giornata, mentre un tepore artificiale che odora di fritto e di cannella investe le narici. Il suono tremulo del campanello accompagna la figura caracollante di un nonno che lentamente si arrampica su una scala portando in mano pasta di pane fritta, cibo di vigilia che prepara a ben altre prelibatezze. Luci in serie accompagnano i movimenti lenti e sincopati della casa, questi a scatti divengono più frenetici e decisi mentre personaggi del presepe in cartapesta assistono attoniti al variare delle forme e dei profumi. E’ giornata di vigilia e di ritardi è momento di pacchetti e di ricordi. Una tazza di te, l’acqua del lavandino che scorre sollevando un intenso profumo di mare, il campanello che nuovamente trilla, odore di freddo nella casa guance umide e fredde di un bacio di augurio dato a dicembre, scambio di idee di progetti e nuovamente odore di vincotto e cannella. Sembra che il mondo voglia dare gli aguri e l’attesa, per un attimo, è investita dalla noia di un momento atteso da un anno. E’ bianca e intensa la luce che attraversa la finestra, investe gli occhi di chi la cerca, è una luce di ricordi che in un’istante si rimesola alla nebbia del presente, il ricordo è finito, la magia torna ad essere riflessa nello specchio. Buon Natale a tutti, a chi guarda il riflesso e a chi vive nello specchio , sperando che quest’ultimo non provi mai il momento di nostalgia di chi assiste al di fuori dello specchio.

2 commenti:

  1. Auguri dall'interno dello specchio e dal suo riflesso: quindi doppi.

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  2. Sto leggendo questa riflessione oggi 9 gennaio, ha un'intensa preziosità. Ti faccio gli auguri con ritardo, e posso perchè trascinato fuori dal tempo.

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